La scorsa settimana siamo riusciti finalmente a prenderci una giornata di riposo (relativo...) e abbiamo deciso di fare un giro alla mostra felina di Belgioioso, vicino a Pavia, contando sul fatto che in genere le mostre feline hanno un effetto rilassante, almeno su di noi.Belgioioso è un centro a qualche chilometro da Pavia, famoso per il suo castello dove vengono tenute delle manifestazioni di vario tipo, mostre d'arte, di moda, di erboristeria e, appunto, di gatti. In generale quando andate a vedere una mostra felina vi trovate in un grande padiglione fieristico dove le gabbie dei mici sono organizzate su file parallele o a serpentone o ancora in "isole", per cui non avete molte possibilità di fermarvi a parlare con l'allevatore. Se poi il pubblico è numeroso, potete stare tranquilli che rischiate anche di non riuscire a vedere i gatti, i quali si stressano al punto da cercare di nascondersi in tutti gli anfratti possibili della gabbia. A Belgioioso invece, proprio perché la mostra è stata organizzata nel castello, non c'era una sala enorme con centinaia di gabbie allineate, ma il percorso si svolgeva lungo una serie di stanze comunicanti, ciascuna delle quali ospitava dieci-quindici gabbie al massimo. Decisamente molto rilassante, almeno per noi...
Giovanni ha girato la mostra alla ricerca di gatti certosini, una delle sue razze preferite, chissà poi perché.... Forse perché Birba assomiglia molto ad un Certosino? In ogni modo durante la visita ha scovato dei Certosini bellissimi, un maschio di buone dimensioni e un paio di femmine che assomigliavano tantissimo alla nostra Birba. L'allevatore è stato così gentile da permettere a Giovanni di immortalarlo in posa, mentre io ero impegnata a coccolare una bella Maine Coon.
"Ehi, ma qui non siamo davanti ad un giudice..." Eh sì, personalmente devo dire che la mia preferenza va alle razze a pelo semilungo, tipo Norvegesi o Maine Coon, e in effetti c'era una quantità enorme di Maine Coon splendidi, dalla femmina che passeggiava tranquilla sulla sua gabbia senza nemmeno pensare di fuggire a maschi imponenti sdraiati nelle loro gabbie. Peccato che la macchina fotografica fosse in mano a Giovanni e a lui non interessassero per nulla i gatti che piacevano a me...
Oltre agli allevatori che avevano portato i loro mici in gara c'era anche il gruppo di volontari di AmiciMici, le persone da cui abbiamo avuto Geronimo e la povera Ariel, con un certo numero di mici da dare in affidamento. Questa volta non c'erano cuccioli, ma solo micetti dai cinque-sei mesi in su, per mia fortuna, o rischiavo di tornare a casa con un altro piccolino, considerando come sono andate le ultime mostre a cui abbiamo assistito. Tra i micetti in attesa di padrone c'era anche una gattina nera con gli occhi verdi, una piccola belva di circa cinque mesi, che aveva tutte le migliori intenzioni di uscire dalla sua gabbia per andare a fare un giretto per il castello.
"Meowwwww.. appena lascia un po' la presa me ve vado a fare un giro...." Tra i gatti a pelo corto ho notato ad un certo punto dei micetti abbastanza pestiferi. Ci siamo fermati e abbiamo chiesto all'allevatore se potevamo fare una foto ai piccoli, che abbiamo scoperto essere degli Orientali. Parlando con lui mi sono resa conto immediatamente di averlo già visto qualche mese fa a Novegro, quando abbiamo avuto occasione di incontrare la nostra amica AD, perciò gli ho chiesto di Zoe e il discorso è rapidamente passato alle altre razze che loro allevano, dai Siamesi agli Orientali ai Tonkinesi... Una delle cose più interessanti che ci ha spiegato è come fanno loro a convivere felicemente con la bellezza di ventiquattro gatti e di come i gatti adulti si occupino attivamente dell'educazione dei piccoli, ai quali viene insegnato che di notte non si corre come pazzi in giro per la casa, che per farsi le unghie si devono usare gli appositi tiragraffi e così via. E' l'unico allevamento presente a Belgioioso di cui ricordo il nome, K'ling, anche se Luigi non è stato l'unico allevatore con cui abbiamo parlato, ma è stato uno dei pochissimi che ci ha raccontato aneddoti divertentissimi sui suoi gatti...
"Pappa!!! Te l'avevo detto che non era poi cpsì male stare qui..." Infine una nota su una razza che piace moltissimo sia a me che a Giovanni e che si riprende a vedere alle mostre: il Thai. il Thai è fondamentalmente il "vecchio" siamese, musetto scuro, occhi azzurri, pelo con sfumature calde e caratterino pestifero... anche se quest'ultima caratteristica non è certamente riservata al Thai. Proprio all'inizio della mostra ci siamo imbattuti in un maschio molto bello, grande e che divideva amichevolmente la gabbia con un paio di Maine Coon. Abbiamo chiacchierato con l'allevatrice, una ragazza molto simpatica che ha anche accettato di buon grado di aprire la gabbia per lasciare che Giovanni scattasse un po' di foto al micio...
"Sono bello, vero?" Nel giro di un paio d'ore il nostro pomeriggio alla mostra si è concluso e abbiamo chiuso la serata andando a cena a Santa Maria della Versa con mio fratello, la sua ragazza e un paio di nostri amici. Sorvoliamo sulla cena... diciamo solo che l'aggettivo "eccellente" è forse solo abbastanza adeguato per descrivere la qualità delle portate e soprattutto dei vini.
Però... c'è un seguito. Quando si dicono i casi della vita... Lunedì o martedì, non ricordo con precisione, ho preso il tram per andare in ufficio e in centro a Milano mi trovo faccia a faccia con l'allevatrice del Thai! Le ho chiesto come era andata l'esposizione, e così ho saputo che il Thai è arrivato secondo come Best in Show dietro ad un Maine Coon... Chissà se riusciremo a vederli ad una prossima mostra felina, io però lo spero, quel micio è veramente splendido!
Milano, 16 aprile 2000