E oggi parliamo un po' di noi
Questa settimana non racconterò nulla dei nostri gatti, innanzitutto perché i nostri impegni di lavoro non ci hanno ancora consentito di preparare Albero di Natale e Presepe e quindi manca la "materia prima", in secondo luogo perché mi è stato chiesto esplicitamente di fare un resoconto della gattocena che si è tenuta in quel di Pasturo sabato scorso 18 dicembre. Specifichiamo quindi innanzitutto che si è trattato di un'occasione particolare, in quanto l'idea era di trovarci prima di Natale per gli auguri: a questo scopo abbiamo identificato un locale fuori città, in montagna, con un'ottima cucina tipica e dove era possibile fermarsi per la notte dopo eventuali abbondanti libagioni.

Il locale è a Pasturo, in Valsassina, località di manzoniana memoria, e la sua caratteristica principale è che si mangia bene la cucina tipica della zona, dalla polenta taragna ai casoncelli, magari con ragù di cervo, selvaggina varia e dolci tipici, spendendo una cifra decisamente molto abbordabile. Così io e Rosanna abbiamo iniziato a raccogliere le adesioni alla cena. Tralasciamo i particolari tecnici, tutto sommato è stato abbastanza semplice anche se giovedì mattina ho telefonato per prenotare la cena per quindici persone e una sola camera per una coppipa che si sarebbe fermata a pernottare, secondo informazioni ricevute, e giovedì sera io e Giovanni siamo andati di persona a parlare con il proprietario dell'albergo per informarlo che le quindici persone si erano ridotte a undici o tredici ma che tutti si sarebbero fermati per la notte...

Sabato sera io e Giovanni siamo arrivati a Pasturo qualche minuto prima delle sette e mezza, ora convenuta per il raduno. C'erano già quasi tutti. "Quasi" perché Elena e Massimo sono arrivati un po' più tardi, cosa comprensibilissima visto che arrivavano da Pistoia. Abbiamo portato la nostra piccola valigia in camera (mamma mia, che freddo che c'era! e per fortuna avevo preavvertito tutti che il locale non era caldissimo...) e poi ci siamo seduti tutti a tavola per iniziare il festino.

L'allegra combriccola...
Siamo partiti con un antipasto di polenta taragna e abbiamo poi proseguito con una lunga serie di portate, inframezzate da telefonate con Elena e Massimo in dirittura di arrivo e con Superelle che non è riuscita a venire con noi per motivi di salute ma che voleva salutarci comunque. Aspettavamo Elena e Massimo sapendo che saremmo stati in 13 a tavola... probabilmente avremmo fatto meglio a fissare la data per venerdì 17 e dedicare la serata ai gatti neri!

Quando finalmente Elena e Massimo sono arrivati ci siamo resi conto che non saremmo stati in 13 a tavola, dopotutto... Elena è entrata in sala con un cappotto da cui sbucava un musetto grigio e peloso che rispondeva al nome di Puffetta, una bellissima micina persiana un po' raffreddata e quindi sotto antibiotico che avrebbe passato la serata con noi. Ci vuole molto a capire che la piccolina è diventata la mascotte del gruppo ed è stata ampiamente coccolata e accarezzata e viziata da tutti noi?
 

Elena e Massimo con Puffetta

La serata è trascorsa tranquillamente mangiando, bevendo, chiacchierando, ridendo e coccolando la piccola Puffetta, che si è dimostrata incredibilmente docile e tranquilla... se al suo posto ci fossero stati Geronimo o Birba probabilmente a quest'ora starei pagando i danni! So già che Geronimo avrebbe fatto il giro della sala, avrebbe identificato immediatamente la cucina e quindi sarebbe andato a mendicare qualcosa dal cuoco, che sicuramente gli avrebbe fatto assaggiare qualcosa. Il cuoco è anche il padrone del ristorante ed è un amico degli animali anche lui: in albergo tiene due gatte, madre e figlia, oltre a due o tre cani, di cui uno è un bellissimo maremmano che abbiamo visto in cortile dirigendoci verso le camere, mentre in cascina ha altri sei cani e quattro gatti, gatti fortunati visto che al mattino hanno a disposizione del latte appena munto...

Puffetta invece è stata buonissima, non ha mai cercato di scappare verso la cucina o verso gli altri tavoli, peraltro vuoti, visto che il locale era tutto per noi, ed è riuscita a farsi coccolare da tutti. Verso la fine della serata Puffetta è crollata addormentata facendo le fusa in braccio a Laura, la moglie di Massimo (Malauros), per cui Elena l'ha ripresa, messa nel suo trasportino e portata a nanna in camera.
 

Puffetta è crollata alla fine della serata in braccio a Laura

Una mezz'ora dopo, visto che eravamo tutti sul punto di crollare, Grazia (negri) ha fatto comparire magicamente una serie di pacchettini che ha distribuito a tutti: cosa potrebbe contenere un regalo fatto da un membro di IDAG ad altri membri di IDAG? Un gattino ovviamente! In ciascun pacchetto c'era un micetto portafortuna di peluche, molto apprezzato da tutti. A questo punto ci siamo salutati e ci siamo diretti verso le nostre stanze, fredde come tre ore prima... Complessivamente direi che questo è stato l'unico punto dolente di un'esperienza che sicuramente meriterà ripetere a primavera inoltrata, se non in estate! E se qualcun altro si vorrà aggiungere sarà il benvenuto!
 

Milano, 22 dicembre 1999